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Visualizzazione dei post da 2018

L'altra faccia della luna

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Conosco Simona Mendo semplicemente chattando su un social. Poiché scopro dai suoi commenti che è dotata di un senso dell’autoironia piuttosto divertente, il che è dote rara di questi tempi, le chiedo l’amicizia. Prontamente accetta. Mendo è una scrittrice e ha già al suo attivo due romanzi. Decido di acquistare il titolo che lei mi suggerisce, tanto per iniziare: L’altra faccia della Luna, ma sfortunatamente scopro che attualmente il libro è fuori commercio. Mi do da fare e in poco tempo riesco ad entrarne in possesso.   Apro la prima pagina e non me ne stacco più. Premessa. Sono un uomo e pare che agli uomini, come già in questo blog ho avuto modo di constatare, non piacciano i romanzi sentimentali, superficialmente definiti di genere “ rosa”. Qui lo dico e qui lo nego, poiché evidentemente, a questo punto, penso di appartenere ad una categoria di uomini un po’ speciali, quelli che si potrebbero definire crossbrainer , non so nemmeno se la parola esista, ma   non importa, ossia

Emilia l'elefante, romanzo anomalo di Arto Paasilinna

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Ebbene, questo Emilia l’elefante di Arto Paasilinna mi stava davvero deludendo assai: alla pagina cinquanta ero lì lì per abbandonarlo, questa volta Arto non mi stava proprio prendendo, per niente. Già l’idea di scrivere una storia su di un elefante, mi aveva lasciato interdetto vedendo il libro lì sullo scaffale della Libreria La Talpa fra gli ultimi arrivi. Ma la curiosità era tale che lo acquistai. E non era nemmeno il suo ultimo romanzo perché prima di morire ne aveva scritti altri quattro che probabilmente Iperborea pubblicherà nei prossimi dieci anni, visto che la storia del pachiderma è datata 2005 e la pubblicazione in italiano del 2018. Ma poi, alla pagina 50 mi dico, ma come si fa a non terminare un libro di Paasilinna? Dopo tutti quelli che avevo letto… sarebbe un affronto alla memoria. No no no, come omaggio al grande scrittore decido di continuare. E allora passo alla pagina successiva e poi quella dopo e quella dopo ancora e…. e cosa succede dopo la cinquantesima pagina?

Piangere, ricordare e alla fine ridere, con Marinella Boccadamo | Intervista con l'autore

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“ La mia ultima notte a Sharm “ è stato il suo esordio letterario due anni fa, ma è già in dirittura d’arrivo una raccolta di racconti brevi dal titolo “ Ricordi ”. Ma chi è Marinella Boccadamo? L’abbiamo incontrata. Aspetto giovanile sbarazzino, un curriculum professionale di tipo amministrativo, milanese, laureata. Ad un certo punto ha dato spazio alla sua vena artistica, quella cosa che molti posseggono, ma che reprimono sistematicamente con forza. Ma fortunatamente non è stato così per Marinella. Il suo stile narrativo è spigliato, moderno e sorprendente. Dai parlaci di te. Sei già al tuo secondo libro. Come è nata in te l’idea di diventare scrittrice?   Per puro caso. Nel 2011 mi sono iscritta a un corso di scrittura creativa senza particolari aspettative; invece, sin dalla prima lezione ho capito che era una strada da percorrere. L'anno successivo, durante un esercizio in classe, è nato il germe di un romanzo: "La mia ultima notte a Sharm". Pe

Perché i lavoratori eccellenti sono spesso un rischio per l'azienda?

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Come noto la deviazione standard è un concetto statistico che misura la dispersione dei dati intorno al valore atteso. Generalmente il grado di precisione di un fenomeno si può esprimere con l'indice di  deviazione standard. In ambito finanziario, lo scarto tipo viene usato per indicare la variabilità di un'attività finanziaria e dei suoi payoff (rendimenti). Esso fornisce quindi, implicitamente, una misura della volatilità dell'attività, quindi del suo rischio. In fisica, è un ottimo indice dell'errore casuale della misurazione di una grandezza fisica. Nel campo delle scienze umane, che è quello che ci riguarda, la deviazione standard potrebbe essere utilizzata per valutare le prestazioni di un ingegnere, un infermiere, un/un' insegnante, ecc. in riferimento all’unità di tempo prescelta (es: un dato numero di giornate di lavoro erogate). Concentriamoci però sulle deviazioni positive, ossia superiori alla media, e domandiamoci: quanto può discost

Norwegian Wood ovvero delle ancestrali pulsioni fra Eros e Thanatos

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Il lieto fine sta nel fatto che non tutti i personaggi muoiono e infatti Norwegian wood non è certo un romanzo di evasione, tutt’altro. Anche se sembra che per tutte le 360 e passa pagine non accada nulla, in realtà succedono cose straordinarie, si tratta di un intreccio evolutivo di situazioni in trasformazione e spesso degeneranti. Il big bang è costituito da un flashback che apre il romanzo e trascina il lettore fino all’ultima parola. Il contesto principale è la fase finale della realtà adolescenziale del protagonista (?) alle prese fra studi universitari e relazioni erotico sentimentali con un universo femminile sorprendente e tragico. Ma perché scrivo protagonista con il punto interrogativo? Forse che l’io narrante   Tōru Watanabe debba per forza essere “il” protagonista? In realtà la vera protagonista è lei, Naoko, dea triste e sconvolta, vittima di una sorta di divino straniamento che trascina se stessa e in parte Watanabe in una dimensione di irrealtà psichica e fisica

Il Meraviglioso viaggio di Nils Holgersson

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Selma Lagerlöf nasce in Svezia nel 1840 nel Värmland , da maestra elementare diventerà la prima donna vincitrice di Premio Nobel per la letteratura nel 1909 e la prima donna a essere nominata fra gli Accademici di Svezia nel 1914 . L’autrice ricevette l’incarico dal ministero dell’educazione svedese di scrivere un libro per ragazzi che avesse uno scopo educativo   e così nacque in lei l’idea   del Meraviglioso viaggio di Nils Holgersson, pubblicato fra il 1906 e il 1907. Nils è un ragazzino un po’ monello che non ama studiare e che a causa di uno scherzo ad un folletto si ritrova trasformato in un piccoletto, una specie di homunculus piccolo piccolo, condannato a restare quasi invisibile agli umani per chissà quanto, forse per sempre. Disperato, il piccolo Nils non sa più cosa fare, ma viene in qualche modo salvato da un gruppo di oche selvatiche in transito sulla Scania verso la rotta migratoria primaverile. Nils, in groppa al suo papero domestico di nome Mårten, si lascerà t

E se si abolissero gli stage ?

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Leggevo tempo addietro sulla Stampa che l’Università Avogadro di Novara detiene una lista di 260 posizioni per stagisti in aziende novaresi e che quest’anno tutte le scuole superiori, compresi i licei, hanno introdotto stage curricolare per tutti gli allievi a causa dell’obbligatorietà di questa pratica introdotta di recente nell'ordinamento scolastico. La Camera di Commercio di Novara proponeva inoltre una lista di aziende che desiderano acquisire stagisti. Bene. Interrogo quindi  Gi-Group, una delle più rinominate agenzie per il lavoro e filtro il database on line alla ricerca di sbocchi maggiormente riferibili ai laureati in economia, vale a dire posti di lavoro veri di contabilità, finanza, consulenza, risorse umane, legale, sulla piazza di Novara, ottenendo in risposta zero posizioni aperte… dicasi zero ! Deduzione: ma non è che la pratica dello stage sta uccidendo il mercato del lavoro per i giovani? Questo sulla base di alcune semplici considerazioni suffragate a