Piangere, ricordare e alla fine ridere, con Marinella Boccadamo | Intervista con l'autore
“La
mia ultima notte a Sharm “ è stato il suo esordio letterario due anni fa,
ma è già in dirittura d’arrivo una raccolta di racconti brevi dal titolo “Ricordi”.
Ma chi è Marinella Boccadamo? L’abbiamo
incontrata. Aspetto giovanile sbarazzino, un curriculum professionale di tipo
amministrativo, milanese, laureata. Ad un certo punto ha dato spazio alla sua
vena artistica, quella cosa che molti posseggono, ma che reprimono sistematicamente
con forza. Ma fortunatamente non è stato così per Marinella.
Il suo stile narrativo è spigliato,
moderno e sorprendente.
Dai parlaci di te. Sei già al tuo
secondo libro. Come è nata in te l’idea di diventare scrittrice?
Per puro caso. Nel
2011 mi sono iscritta a un corso di scrittura creativa senza particolari aspettative;
invece, sin dalla prima lezione ho capito che era una strada da percorrere.
L'anno successivo, durante un esercizio in classe, è nato il germe di un
romanzo: "La mia ultima notte a Sharm".
Per due anni ho
dedicato tutto il mio tempo libero a scrivere; non vedevo l'ora di tornare a
casa dal lavoro per mettermi davanti al computer. Posso affermare in tutta
sincerità che è stato il periodo più intenso e gratificante della mia
vita.
Le donne sono fra le protagoniste dei
tuoi romanzi, in che misura ti riconosci in loro?
Diciamo all'80%? Mi
riconosco tantissimo nei personaggi femminili, perché siamo in sintonia.
Sono parte di me stessa. Però, come accade nella vita, a mano a mano che il
racconto prende corpo i personaggi si allontanano, acquistano autonomia e
prendono iniziative che ogni volta mi stupiscono.
Oltre allo scrivere ti interessi di teatro, come
riesci a far convivere queste due tue anime? Ma quante altre anime nascoste
possiedi?
In effetti c'è un po'
di incomprensione tra attori e scrittori. Lo scrittore è convinto, non a torto,
di conoscere meglio di chiunque altro le intenzioni dei personaggi; l'attore,
da parte sua, rivendica la libertà di scoprirne altre. Questo può generare
attriti perché non è facile per un autore rinunciare al monopolio del
"sottotesto".
Altre anime? Beh, l'anno
scorso mi sono iscritta a un laboratorio di canto; è stata una bellissima
esperienza che mi ha rivelato una parte profonda di me che non conoscevo: la
mia voce.
Qual è il tipo di lettore a cui tu ti rivolgi in
particolare?
Vorrei rivolgermi a
tutti! Ma ho constatato che molti uomini non amano il romanzo
sentimentale, altrettanto dicasi dei giovani. Questa almeno è l'impressione che
ho avuto parlando con i lettori del mio romanzo durante alcuni incontri nelle
librerie che mi hanno ospitato.
Sogni nel cassetto?
Quello di ogni
scrittore: essere letto da tutti!
Allora In bocca al lupo, Marinella,
Grazie! e grazie a tutti quelli che mi leggeranno!
“Ricordi”, BookRoad edizioni, è prenotabile già ora
direttamente sul sito:
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