Perché i lavoratori eccellenti sono spesso un rischio per l'azienda?
Come noto la deviazione standard è
un concetto statistico che misura la dispersione dei
dati intorno al valore atteso.
Generalmente il grado di precisione di un fenomeno si può esprimere con l'indice di deviazione standard.
In ambito finanziario, lo scarto tipo
viene usato per indicare la variabilità di un'attività
finanziaria e dei suoi payoff
(rendimenti). Esso fornisce quindi, implicitamente, una misura
della volatilità dell'attività, quindi
del suo rischio. In fisica, è un ottimo indice dell'errore
casuale della misurazione di una
grandezza fisica.
Nel campo delle scienze umane, che è
quello che ci riguarda, la deviazione standard
potrebbe essere utilizzata per
valutare le prestazioni di un ingegnere, un infermiere, un/un' insegnante, ecc. in
riferimento all’unità di tempo prescelta (es: un dato numero di giornate di
lavoro erogate).
Concentriamoci però sulle deviazioni
positive, ossia superiori alla media, e
domandiamoci: quanto può discostarsi
la tolleranza in un sistema dato nei confronti di
deviazioni positive sistematiche e
ripetute nel tempo (deviazioni standard superiori alla
media) senza che il sistema reagisca
per autodifesa neutralizzandole?
Occorre fare molta attenzione,
infatti: anche ammettendo che la prestazione in questione
stia nei limiti delle deviazioni
accettabili, a lungo andare la persona
responsabile della prestazione
tendente all’eccellenza sarà posta sotto
osservazione. Viceversa, quando la
prestazione tende a coincidere con il valore medio la
persona non avrà da temere reazioni
del sistema, anzi la sua prestazione sarà ancor più
funzionale. In altre parole i
lavoratori eccellenti costituiscono un fattore di rischio per se stessi e
conseguentemente per le organizzazioni nelle quali essi operano.
Infine, in presenza di prestazioni
inferiori alla media, il lavoratore erogatore di questo tipo di prestazione potrà contare sulla capacità dell’organizzazione nella quale egli opera di
espellere le eccellenze; quando questo si realizza la linea della media (si osservi la figura) tenderà ad abbassarsi e sarà più facile rientrare nello standard accettabile
anche con sforzi minimi.
Principali indicatori
di prestazione (posta una costante unità di tempo):
(NB: non si tiene conto di costanti
non modificabili frutto di esperienze precedenti quali
eccellenza del curriculum studiorum,
curriculum vitae, altre esperienze professionali, ecc.)
- numero di encomi ricevuti da clienti/allievi/soggetti/stakeholder esterni
- obiettivi misurabili raggiunti (es: numero di progetti approvati/ ammontare di finanziamenti ottenuti)
- numero di pubblicazioni, awards, ecc.
- numero di citazioni ottenute in
pubblicazioni di autori terzi
Raccomandazione finale: tenete dunque
costantemente sotto controllo i vostri indicatori di
prestazione e cercate di renderli
omogenei e funzionali alla vostra organizzazione di
appartenenza. Eviterete spiacevoli situazioni di
conflitto con capi e collaboratori.
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