L'altra faccia della luna
Conosco Simona Mendo semplicemente chattando su un
social. Poiché scopro dai suoi commenti che è dotata di un senso dell’autoironia
piuttosto divertente, il che è dote rara di questi tempi, le chiedo l’amicizia.
Prontamente accetta. Mendo è una scrittrice e ha già al suo attivo due romanzi.
Decido di acquistare il titolo che lei mi suggerisce, tanto per iniziare: L’altra
faccia della Luna, ma sfortunatamente scopro che attualmente il libro è fuori commercio.
Mi do da fare e in poco tempo riesco ad entrarne in possesso. Apro la prima pagina e non me ne stacco più.
Premessa. Sono un uomo e pare che agli uomini, come già in questo blog ho avuto modo di constatare, non piacciano i romanzi
sentimentali, superficialmente definiti di genere “ rosa”. Qui lo dico e qui lo
nego, poiché evidentemente, a questo punto, penso di appartenere ad una categoria di uomini un po’
speciali, quelli che si potrebbero definire crossbrainer,
non so nemmeno se la parola esista, ma
non importa, ossia uomini o donne che ragionano soprattutto con l’emisfero
cerebrale che di solito è associato all’altro sesso: nel mio
caso l'emisfero di destra, quello femminile, dedito al pensiero emozionale, emotivo, alla percezione
globale e complessiva degli stimoli.
Ma non è di me che voglio parlare, bensì dell’altra faccia
della luna. In realtà anche del romanzo sarebbe meglio non dire: e allora
che la scrivi a fare una recensione? domanderebbe il commentatore arguto. Ma la vicenda la
si scopre facilmente e va detto che da subito è molto avvincente. Si può giusto accennare il fatto che Luna è una
ragazza, anzi una ragazza bellissima, di cui ci si innamora praticamente all'istante, che un bel giorno esce di casa e non fa
più rientro. Stop. Con questo ho già detto troppo e
una parola in più sarebbe come spoilerare
la storia e questo nelle recensioni non si fa. Però, se vi piacciono i racconti che tengono
sulle spine, diciamo un po’in apprensione, se vi piace parteggiare per un
personaggio o per l’altro fino alle lacrime, se vi piacciono soprattutto le
storie d’amore complicate, impossibili e sorprendenti, e se non disprezzate un
po’di sesso quanto basta per solleticarvi l’appetito, allora tutto questo fa
per voi. Leggetelo e non ve ne pentirete. Simona Mendo scrive bene, veloce e
senza fronzoli, l’intreccio della vicenda è scandito attraverso i punti di
vista dei personaggi, capitoli non troppo lunghi e non troppo corti, e questo è
un vantaggio che vi consentirà di uscire dallo stato di apnea nel quale molto facilmente vi
troverete immersi: infatti, potrete toccare con mano il preciso significato del
detto “leggere tutto d’un fiato”! e per comprenderlo appieno occorrerà volgersi verso l’altra faccia della Luna.
Commenti
Posta un commento