Nell’anno della tigre: Storia di Adriana Faranda (di Silvana Mazzocchi)
Al centro del racconto è la persona, lei, Adriana, la sua
evoluzione, a partire dall'infanzia segnata da uno spirito ribelle, l'avvicinamento alla lotta armata, la scelta delle Brigate Rosse, la
clandestinità, il rapimento Moro, le sue vicende intime, la prigione e la
dissociazione dal terrorismo.
Quando si affrontano questi argomenti dal punto di vista di
terroristi (in questo caso ex) occorre farlo con molta delicatezza, soprattutto nei confronti delle
vittime, dei tanti morti che hanno segnato il periodo buio degli anni di piombo in
Italia.
Questo compito l'autrice Silvana Mazzocchi lo ha svolto egregiamente. Il
suo è uno scritto preciso, equilibrato, a metà strada fra la ricostruzione
storica e il romanzo biografico, a tratti commovente.
La figura di Adriana Faranda, per come è descritta, farà
meditare molti. Penso che tanti della generazione della protagonista di questa
storia vi si potranno rispecchiare, nonostante le scelte diverse, perché quegli
anni erano così, era facile perdere sé stessi nella ricerca della propria
autenticità.
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