Tornare alla Lira? Vade retro!





C'è davvero gente in giro che pensa sia meglio ritornare alla Lira? Cosa vuole dire tornare alla Lira? Probabilmente, nelle intenzioni, tornare a quando non c'era l'Euro e la Lira era la valuta corrente in Italia, e soprattutto in Europa l'Euro non esisteva ancora! Ma è evidente che questo non è possibile in quanto non si può tornare indietro nel tempo.
Quindi chi vuole tornare alla Lira in realtà non sa quello che dice e non sa quello che vuole.
Tornare alla Lira vorrebbe dire introdurre una nuova valuta in sostituzione di quella corrente, l'Euro. Come dovrebbe avvenire questa introduzione? Nessuno lo sa, ma potrebbe funzionare in questo modo.
In un weekend a sorpresa (chiaramente l'azione non potrà essere programmata onde evitare ondate speculative) la Banca d'Italia potrebbe fornire le banche di nuove lire; il lunedì le banche dovrebbero cambiare gli Euro in nuove Lire.
A quale tasso di cambio? La Banca d'Italia dovrebbe fissarlo, probabilmente a un livello assai inferiore al tasso di cambio 1/1936,27. Infatti che senso avrebbe fissare il tasso di cambio uguale alla conversione Euro/lira in vigore al momento del passaggio all'Euro? Dunque, poniamo che la conversione sia al costo del 30-40%.
Di conseguenza i risparmiatori avrebbero in mano, a fronte di 1 euro, non più 1936,27 lire, ma un potere d'acquisto in nuove Lire di molto inferiore, diciamo che per acquistare un Euro occorrerebbero circa 2600 nuove lire.
Cosa succederebbe agli stipendi? Essi verrebbero erogati in nuove Lire, ma anch'essi con potere d'acquisto inferiore, in rapporto all'Euro. La nuova Lira, fra l'altro potrebbe essere svalutata, nel tempo o stampata con un aggravio del tasso di inflazione, il che ridurrebbe ancora di più il potere d'acquisto degli italiani.
Questo meccanismo potrebbe anche funzionare se si vivesse in un mercato chiuso. Ma l'Italia è un'economia aperta e dunque molti beni e servizi che provengono dall'estero continuerebbero ad essere valorizzati in Euro, o Dollari o Sterline, ma a noi queste valute costerebbero sempre di più. Come pure i debiti. Chi ha contratto debiti in Euro li vedrebbe valorizzati in nuove Lire svalutate.
Chi ci guadagna da questa ipotetica nuova valuta? chi è molto ricco, chi ha già molti soldi all'estero cambiati in valute diverse dall'Euro, probabilmente anche chi non dispone di liquidi, non ha contratto debiti, possiede una casa di proprietà e basta, ha l'orto, e vive a carico di qualcuno in grado di mantenerlo. E chi esporta? certo chi esporta potrebbe far valere un vantaggio competitivo, in un primo momento, ma i prezzi alla vendita sarebbero inesorabilmente anch'essi destinati ad aumentare in quanto l'approvvigionamento di energia, materie prime, ecc. verrebbe dall'estero e dunque suscettibile del cambio svantaggioso con le nuove Lire.
Questa mi sembra la sciagurata prospettiva di chi pensa che uscendo dall'Euro le cose migliorerebbero.

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