Il cambiamento fra logica e paradosso - C'è una strada per uscire dalla crisi?
Spesso
si verificano situazioni nelle quali nonostante tutti gli sforzi e (sic) i
sacrifici che vengono richiesti, i problemi non solo non si risolvono, ma anzi
si aggravano. Un esempio potrebbe essere proprio quello dell'attuale crisi
finanziaria globale, più speculazione viene curata con sempre maggiore
immissione di denaro nel sistema, ma questa immissione, anziché risolvere il
problema, sembra alimentarlo, da qui: più denaro, più speculazione, ancora più
denaro, ancora più speculazione, ecc. in un vortice inarrestabile.
Occorrerebbe una soluzione, ma che soluzione? come si arriva
alla soluzione? come cambiare la situazione? Il problema non è affatto nuovo.
Nonostante la data di pubblicazione non sia più attualissima, si
tratta di una lettura estremamente interessante, per quanto il libro non sia
facile di primo acchito e richieda un certo impegno e reale motivazione
del lettore.
Si presenta come un breviario di tecniche per risolvere i
problemi umani e per imparare a non crearli, fornendo modelli di cambiamento
per un mondo dove abitualmente plus ça change plus c'est la même
chose.
L'approccio degli autori per teorizzare il cambiamento
prende ad oggetto il cambiamento stesso, vale a dire l'insieme delle soluzioni
che solitamente vengono individuate per attuare il cambiamento, per accertare
sia come si verifica spontaneamente sia come si possa provocarlo. Il percorso
non è dalla teoria alla pratica, ma dalla pratica alla teoria. Per quanto gli
autori siano degli psicoterapeuti essi avvertono che i principi da loro
individuati possono anche valere per i grandi sistemi sociali e le relazioni
internazionali e aprono così un discorso con un pubblico più vasto di quello
degli psicoterapeuti, cioè con tutti coloro che non sono affatto disposti ad
accettare lo stato attuale delle cose.
In estrema sintesi il succo del discorso è questo: le soluzioni
a problemi complessi si manifestano quando vengono modificate le dinamiche di
relazione fra i soggetti che agiscono sulla scena del problema determinando la
situazione problematica apparentemente irrisolvibile, ma che deve essere
modificata; spesso la soluzione si manifesta mediante "trovate"
irrazionali, spiazzanti, che mettono in crisi i comportamenti dei soggetti e
determinano di fatto una diversa situazione. Spesso le soluzioni derivano da
espedienti paradossali, il paradosso è un elemento strategico, quasi
irrinunciabile ed è per questo che le soluzioni ai problemi sono difficili da
individuare.
Il libro si apre con un esempio a tale riguardo che rende bene
l'idea:
" Quando Margareta Maultasch, duchessa del Tirolo, fece
accerchiare nel 1334 il castello di Hochosterwitz, in Carinzia, sapeva
benissimo che la fortezza, situata su una rupe fortemente scoscesa che si
ergeva alta sulla valle, era inespugnabile con un assalto diretto e
avrebbe ceduto soltanto dopo un lungo assedio. Giunse il giorno in cui la
situazione dei difensori si fece critica: tutto ciò che restava delle loro
provviste era un bue e due sacchi d'orzo. Ugualmente pressante, anche se per
ragioni diverse, stava però diventando pure la situazione di Margareta:
sembrava che l'assedio non dovesse finire mai; e le sue truppe, di cui aveva
urgente bisogno per impiegarle altrove, cominciavano ad essere indisciplinate.
A questo punto il comandante del castello decise un'azione disperata che ai
suoi uomini deve essere sembrata un gesto di pura pazzia: fece macellare
l'ultimo bue, con l'orzo che restava gli fece riempire la cavità addominale, e
ordinò che la carcassa venisse gettata lungo i ripidi pendii della rupe in un
prato antistante al campo nemico. Dopo aver ricevuto questo beffardo messaggio,
la duchessa si scoraggiò e tolse l'assedio, allontanandosi con le sue
truppe."
Non che il buon senso e la ragione non possano altrettanto
suggerire ottime soluzioni, tuttavia occorre riconoscere che è assai frustrante
fare del proprio meglio, nel senso suggerito dalla logica, e poi vedere le cose
andare di male in peggio: quando è così, forse, occorre cambiare strategia e
pensare in modo da "rivoluzionare" la prospettiva.
The Change è da
intendersi senz'altro come stimolo per andare oltre e, nel contempo, un metodo
per razionalizzare il problema e guidare i soggetti a trovare la strada
in direzione del cambiamento desiderato.
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