Norwegian Wood ovvero delle ancestrali pulsioni fra Eros e Thanatos

Il lieto fine sta nel fatto che non tutti i personaggi muoiono e infatti Norwegian wood non è certo un romanzo di evasione, tutt’altro. Anche se sembra che per tutte le 360 e passa pagine non accada nulla, in realtà succedono cose straordinarie, si tratta di un intreccio evolutivo di situazioni in trasformazione e spesso degeneranti. Il big bang è costituito da un flashback che apre il romanzo e trascina il lettore fino all’ultima parola. Il contesto principale è la fase finale della realtà adolescenziale del protagonista (?) alle prese fra studi universitari e relazioni erotico sentimentali con un universo femminile sorprendente e tragico. Ma perché scrivo protagonista con il punto interrogativo? Forse che l’io narrante Tōru Watanabe debba per forza essere “il” protagonista? In realtà la vera protagonista è lei, Naoko, dea triste e sconvolta, vittima di una sorta di divino straniamento che trascina se stessa e in parte Watanabe in una dimensione di irrealtà psichica e fi...